Potrebbero dirti che Londra è uno dei posti più grigi che esistano per via dei palazzi, la pioggia, le nuvole. Potrebbero dirti che una volta lì non troverai mai un luogo dove poter stare sola a concentrarti su te stessa o che non vedrai mai il sole; ma non è così.
Londra non è grigia e se il tempo è cupo, non potrà mai renderti triste.
Nella mia città non avrei mai potuto tenere certi ritmi, qui i ritmi invece li tieni, e sono anche veloci, ma non te ne rendi conto. Cammini, cammini tanto e per ore, fino a che le gambe ti implorano una tregua ma ogni strada, isolato, che percorri è tutto un qualcosa di nuovo. Sei a Camden Town e ti ritrovi in un vortice di colori, dalle case e i negozi colorati alla gente coi capelli color arcobaleno o completamente tatuata; qui niente è estremo, tutto è concesso. Ma oltre al colore ci sono gli odori e i sapori di tutto il mondo, che si riuniscono li e in un paio di passi ti sembra di aver girato il mondo intero.
Poi scendi giù ad ovest e c’è Notting Hill, Paddington, Trafalgar Square,
Kensington e altri quartieri dove sembra che il tempo si sia fermato e tutto ti ricorda il diciannovesimo secolo con la sua età vittoriana.
Allora ti inizi a spostare verso est, passi da Monument, Bank e in fine Canary Wharf e capisci quanto qui la società, la singola persona, vadano frenetiche, quanto una comunità “che funziona” riesca ad evolversi così velocemente.
Qui, dove tutto corre veloce, dove devi tenerti sempre al passo coi tempi, perché se credi di aver avuto una grande idea cinque minuti dopo scopri che c’era qualcuno che l’aveva avuta prima di te, c’è sempre un posto dove puoi fermarti a riflettere e dire: “Ok, stop. Mi serve una pausa”. Posti spettacolari, isolati come i tanti parchi e laghetti che ti spuntano davanti mentre percorri la tua strada, dove puoi stare sola con te stessa e reinventarti, trovare una spinta o l’ispirazione giusta per qualcosa di nuovo. Può capitare però che senza che sia tu a chiederlo puoi sentirti sola, perché si, nonostante i suoi più di otto milioni di abitanti, è facile sentirsi soli e persi qui.
Londra non è grigia, il tempo non è sempre cupo, la pioggia non ti renderà mai triste. Gli inglesi, che in effetti quelli veri son pochi perché la maggior parte sono immigrati o turisti, hanno sempre premura, la metro da prendere, la spesa urgente da fare, il bus da rincorrere, ma se ti sei persa, se la spesa è troppo pesante per te o se non riesci a trasportare le tue valigie su e giù per le varie stazioni, loro ti aiuteranno sempre. Non hanno bisogno che tu glielo chieda, essere gentili ed umani qui è spontaneo.
Samuel Johnson diceva: “Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire.”
Ma se non fosse del tutto corretto? E’ vero, non puoi stancarti della sua bellezza, perché ogni giorno vedi qualcosa di nuovo che il giorno prima non avevi visto. Ma è anche vero che Londra non è per tutti. Viverci, soprattutto per chi è straniero, è per i coraggiosi, per chi non ha paura di restare solo, per chi riesce a spingersi sempre al massimo dei suoi limiti.
Perché, Londra è così, o la ami o la odi. Non esiste via di mezzo.
A Londra, niente è estremo.